BIO

 

 

“L’arte per me è immergermi in quel silenzio magico fatto di assenza di spazio e di tempo necessario per dare forma a immagini che custodite in me cercano una rappresentazione. Un bisogno che avevo sin da piccola quando mi nascondevo sotto il tavolo del soggiorno e iniziavo a disegnare, tagliare, incollare: quello che ora faccio nel mio studio!”. Giusy Lauriola

 

Giusy Lauriola è nata a Roma, dove vive e lavora.
Si laurea con lode in Lingue e Letterature Straniere Moderne alla Sapienza di Roma. Successivamente frequenta il corso di pittura e disegno alla Scuola di Arti e Mestieri di San Giacomo a Roma e per raffinare il suo tratto il corso di illustrazione alla Scuola Pencil Art di Fumetto e Illustrazione di Roma.
Tra i temi che ha indagato la guerra e l’indifferenza al dolore degli altri, la presa di coscienza del reale rielaborata in una dimensione altra, la bellezza, che può ricostruire la realtà e liberarci da tanti orrori interiori ed esteriori, la ricerca del divino nel quotidiano, la lotta tra illuminazione e oscurità.
Negli ultimi anni, la produzione artistica di Giusy Lauriola prende vita da un’attenta contemplazione sulla realtà circostante, una profonda riflessione priva di filtri o pregiudizi, al di là del bene e del male, oltre il maschile e femminile, in quel limbo tra conscio e inconscio che spesso l’ha condotta a porre domande sugli enigmi e le distorsioni del mondo, per cercare di cogliere e far risaltare sempre gli aspetti positivi che la circondano.
Tale percorso di ricerca si è tramutato in una tecnica pittorica che si sviluppa attraverso la stesura di diversi strati di colore, materia e resina e del rapporto con il tratto segnico. Ogni strato è come un mantra che la conduce al raggiungimento dell’empatia con il reale anelato, sognato.
Sono tre i principali filoni che l’artista ha sviluppato negli ultimi anni, “Dialogo con la Natura”, “Sentimenti e Atmosfere Sospese”.
Nel primo è protagonista un dualismo tra astrattismo di base e figurativo di carattere simbolista in cui la presenza umana viene introdotta da oggetti legati alla sfera della quotidianità. Sedie, poltrone e interni annunciano donne e uomini senza renderli manifesti, invitandoci a fermarci, a chiudere gli occhi per entrare in sintonia con la Natura. 
Nella serie Atmosfere Sospese la luce si erge a protagonista dell’intera produzione. Una cromia delicata e diafana si dipana sul supporto con la forza dirompente dell’astrazione. La fonte luminosa declinata in varie tonalità pone la realtà in sospensione facendo emergere figure libere da costrizioni temporali. I soggetti, vivono in una dimensione atemporale e metafisica, come se venissero da un sogno dell’artista stessa.
In Sentimenti Sospesi vediamo affiorare volti vicini di un uomo e di una donna, antipasto di una serata romantica vera brezza fresca per lo spirito. Un calice di vino rosso smeraldo incarna il preludio di un possibile trasporto emozionale. La vicinanza delle anime sensibili si impone come antidoto al veleno della deriva individualista del mondo di oggi e si declina in scene in cui protagonisti sono i rapporti interpersonali sinceri come completamento dell’essere percettivo.
L’arte, per me – scrive Lauriola-rappresenta immergermi in viaggi interiori, in quel silenzio magico fatto di assenza di spazio e di tempo necessario per poi dare forma e colore a immagini che filtrate dalle emozioni vivono una dimensione metafisica che cerca una rappresentazione.  Un bisogno che avevo sin da piccola quando mi nascondevo sotto il tavolo del soggiorno e iniziavo a disegnare, tagliare, incollare: quello che ora faccio nel mio studio!”. Una mia caratteristica è la ricerca continua. E’ difficile che io riesca a realizzare le stesse opere per troppo tempo anche se è evidente il filo che le lega tutte”.
Dal 2004 ad oggi ha esposto con successo mostre in Italia e all’estero tra cui le più recenti: nel 2023 –  Il cileo in una stanza, Auditorium di San Pancrazio, Tarquinia  (personale)– Chiudi gli occhi, Aranciera di San Sisto, Roma  (persoale) e Artètika, Palermo (personale);   nel 2022 –  Prendiamo il sentiero paludoso per arrivare alle nuvole, Galleria Umberto Mastroianni nei Musei di San Salvatore in Lauro, Roma (personale); partecipazione al Festival internazionale SyArt Sorrento, Villa Fiorentino, Fondazione Sorrento; realizzazione delle  illustrazioni per il progetto editoriale Guido Levi, una storia piena di paure, di ansie e di avvenimenti quasi gialli 1942-1946; nel 2019 Domino/Dominio per gioco e per davvero, MACRO Museo d’Arte Contemporanea, Roma.
PREMI E RICONOSCIMENTI Nell’ambito del SyArt Sorrento International Festival le è stato conferito il Premio Arbiter Fata Verde 2021 per l’interessante e pregevole ricerca artistica e le è stata dedicata la prima di copertina con intervista sulla rivista Arbiter di aprile 2022.   Ha ricevuto, inoltre, la menzione speciale, Honarable Mention, dal Circle Foundation for the Arts 2020 e 2022; è stata finalista al Premio Lupa 2020 e al Premio Celeste 2007 e, nel 2015, è stata vincitrice del concorso Museo Pier Maria Rossi. I suoi lavori si trovano al Copelouzos Family Art Museum di Atene, nell’Art Collection di SanPaolo Invest di Roma e in altre collezioni private internazionali. È presente nell’edizione 2020 dell’Atlante dell’Arte Contemporanea De Agostini, la rassegna più completa di artisti italiani dal 1950 ad oggi. Nel 2006 è stata invitata a esporre come ospite d’onore all’International Photo Festival di Lodz (Polonia) e nel 2010 dall’Istituto Italiano di Cultura di Damasco (Siria) con la mostra personale Urban Visions in Progress e al Simposio Internazionale a Idlib (Siria) organizzato dal Ministero dei Beni Culturali Siriano.
Hanno scritto testi critici per i suoi cataloghi: Giorgia Calò, Maurizio Calvesi, Antonietta Campilongo, Cristina del Ferraro, Manuela De Leonardis, Federica Di Stefano, Micol Di Veroli, Barbara Drudi, Carlo Ercoli, Gianluca Marziani, Manuela Pacelli, Sergio Rispoli, Agnieszka Zakrzewicz.