Portfolio

1 PORTFOLIO GIUSY LAURIOLA 2025-2004

Giusy Lauriola è nata a Roma, dove vive e lavora. Il suo percorso artistico si sviluppa come un dialogo continuo tra il mondo esterno e l’universo interiore. Gli esordi sono segnati da temi di impatto sociale – la guerra, i bisogni indotti, la città di Roma – rielaborati in opere di grande potenza e carica emotiva. Con il tempo, il suo linguaggio si è evoluto verso una dimensione più intima, esplorando l’essenza del mondo femminile, il valore delle emozioni e dei legami tra le persone. A questa ricerca si affianca la creazione di paesaggi dove il colore, con le emozioni suscitate dalle sue sfumature e la resina, con la sua trasparenza e lucidità, diventano strumenti per dare a queste visioni un carattere di sospensione. Completa questo percorso un profondo interesse per la natura, considerata parte essenziale della nostra esistenza, accompagnato dall’invito a ristabilire con essa un legame armonioso. Nel corso di queste ricerche, l’intensità e la forza espressiva rimangono elementi costanti del suo linguaggio pittorico. Il segno si libera dalla mera descrizione per trasformarsi in narrazione emotiva e intellettuale mentre la modulazione tra luce e cromia assume un valore quasi meditativo. Il dialogo tra fluidità e architettura compositiva si manifesta nell’interazione tra resina, acrilico e smalto. Questo confronto materico genera un dualismo tra forze opposte, che si fondono per dare vita a dimensioni sospese e immateriali. La tensione tra gesto controllato e impulso istintivo caratterizza il lavoro di Lauriola, creando un ponte tra realtà e immaginazione, tra visibile e nascosto. BIOGRAFIA Among her artistic influences, two key figures stand out: Mario Schifano, with his disruptive energy and bold color, and Egon Schiele, master of incisive line and emotional tension in drawing.. From a technical perspective, her work has undergone a significant transformation. She initially used photographs from magazines and the web, reworked with pictorial and digital interventions, and printed on supports such as plexiglass or PVC. Over time, she abandoned these tools to focus on painting as her main expressive medium. Since 2010, a distinctive element of her works has been resin, which she describes as a sort of ‘brilliant friend’: not only a technical ally but also a component capable of adding materiality and sensory depth, transforming her works into visual and tactile experiences. Her exhibitions have been curated by Hans Achtner, Giorgia Calò, Maurizio Calvesi, Antonietta Campilongo, Cristina Del Ferraro, Manuela De Leonardis, Federica Di Stefano, Micol Di Veroli, Barbara Drudi, Carlo Ercoli, Gianluca Marziani, Manuela Pacelli, Sergio Rispoli, Rossella Savarese, and Agnieszka Zakrzewicz. Awards and Recognitions. Finalist of Singulart International Women’s Day 2025 Award. In 2021, during the SyArt Sorrento International Festival, she received the Arbiter Fata Verde Award, and in 2022, her work was featured on the cover of Arbiter magazine. She received an Honorable Mention from the Circle Foundation for the Arts in 2020 and 2022 and was a finalist in important competitions such as the Premio Lupa 2020 and the Premio Celeste 2007. In 2015, she won the competition at the Pier Maria Rossi Museum. Her works are part of prestigious collections, including the Copelouzos Family Art Museum in Athens, the SanPaolo Invest BIOGRAPHY Giusy Lauriola was born in Rome, where she lives and works. Her artistic journey unfolds as a continuous dialogue between the external world and the inner universe. Her early works are marked by socially impactful themes - war, induced needs, the city of Rome - reinterpreted in pieces of great power and emotional intensity. Over time, her language has evolved towards a more intimate dimension, exploring the essence of femininity, the value of emotions, and the bonds between people. This exploration is accompanied by the creation of landscapes where color, with the emotions evoked by its shades, and resin, with its transparency and gloss, become tools to give these visions a sense of suspension. Completing this journey is a deep interest in nature, seen as an essential part of our existence, along with an invitation to restore a harmonious relationship with it. Throughout these explorations, intensity and expressive power remain constant elements of her pictorial language.The line frees itself from mere description to become an emotional and intellectual narrative, while the interplay between light and color takes on an almost meditative value. The dialogue between fluidity and compositional architecture is manifested in the interaction between resin, acrylic, and enamel. This material confrontation generates a dualism of opposing forces that merge to create suspended and immaterial dimensions. The tension between controlled gesture and instinctive impulse characterizes Lauriola’s work, creating a bridge between reality and imagination, between the visible and the hidden. Tra le sue influenze artistiche emergono due figure chiave: Mario Schifano, con la sua energia dirompente e il colore audace, ed Egon Schiele, maestro del tratto incisivo e della tensione emotiva nel disegno. Dal punto di vista tecnico, il suo lavoro ha subito un’importante trasformazione. Inizialmente impiegava fotografie tratte da riviste e dal web, rielaborate con interventi pittorici e digitali, e stampate su supporti quali il plexiglas o il pvc. Col tempo, ha abbandonato questi strumenti per concentrarsi sulla pittura come mezzo espressivo principale. Dal 2010, un elemento distintivo delle sue opere è la resina, che definisce come una sorta di “amica geniale”: non solo un alleato tecnico, ma una componente capace di aggiungere matericità e profondità sensoriale, trasformando le opere in esperienze visive e tattili. Hanno curato le sue mostre: Hans Achtner, Giorgia Calò, Maurizio Calvesi, Antonietta Campilongo, Cristina Del Ferraro, Manuela De Leonardis, Federica Di Stefano, Micol Di Veroli, Barbara Drudi, Carlo Ercoli, Gianluca Marziani, Manuela Pacelli, Sergio Rispoli, Rossella Savarese, Agnieszka Zakrzewicz. Premi e riconoscimenti. Finalista di Singulart International Women’s Day 2025 Award. Nel 2021, in occasione del SyArt Sorrento International Festival, ha ricevuto il Premio Arbiter Fata Verde, mentre nel 2022 la sua opera è stata scelta per la copertina della rivista Arbiter. Ha ottenuto una Menzione d’Onore dal Circle Foundation for the Arts nel 2020 e 2022 ed è stata finalista a importanti premi come il Premio Lupa 2020 e il Premio Celeste 2007. Nel 2015 ha vinto il concorso del Museo Pier Maria Rossi. Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni, tra cui il Copelo uzos Family Art Museum di Atene,

la SanPaolo Invest Art Collection di Roma, la Pinacoteca Comunale Antonio Sapone di Gaeta, il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia e di due alberghi di Roma: The First Roma Arte e Abitart. Dal 2021 al 2024 ha partecipato a numerose fiere d’arte contemporanea, tra cui Arte in Nuvola a Roma e le fiere di Genova, Padova e Parma. Nel 2020 è stata inclusa nell’Atlante dell’Arte Contemporanea De Agostini, una delle più complete rassegne sugli artisti italiani dal 1950. La sua carriera l’ha portata a esporre a livello internazionale, come ospite d’onore all’International Photo Festival di Lodz (Polonia) nel 2006, e con mostre personali in sedi prestigiose come l’Istituto Italiano di Cultura di Damasco nel 2010 e l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo nel 2024, in occasione della Giornata della Memoria. oltre al oltre al Macro Museo d’arte Contemporanea e a Palazzo Merulana, entrambe a Roma. Art Collection in Rome, the Pinacoteca Comunale Antonio Sapone in Gaeta, the Monumental Complex of Santo Spirito in Sassia and two hotels in Rome: The First Roma Arte and Abitart. From 2021 to 2024, she participated in numerous contemporary art fairs, including Arte in Nuvola in Rome and the fairs in Genoa, Padua, and Parma. In 2020, she was included in the Atlante dell’Arte Contemporanea De Agostini, one of the most comprehensive surveys of Italian artists since 1950. Her career has led her to exhibit internationally, as a guest of honor at the International Photo Festival in Lodz (Poland) in 2006, and with solo exhibitions in prestigious venues such as the Italian Cultural Institute of Damascus in 2010 and the Italian Cultural Institute of Tokyo in 2024, on the occasion of the Holocaust Remembrance Day as well as at the MACRO – Museum of Contemporary Art and at Palazzo Merulana, both in Rome.. Giusy Lauriola

Lo studio du Lauriola

Nel 2025, Lauriola realizza il progetto Svanire, esposto nello spazio espositivo La Vaccheria, nel IX Municipio di Roma, che ha anche patrocinato l’evento. La mostra itinerante prosegue facendo tappa all’Auditorium di San Pancrazio a Tarquinia, alla SyArt Gallery di Sorrento e alla galleria SUarte di Roma. Svanire, ispirato alla leggerezza e alla fugacità dei fiori, invita a un incontro spontaneo con le opere, lasciando che siano loro a dialogare liberamente con i visitatori, invitati a scrivere le proprie impressioni ed emozioni e a lasciarle in una scatola dedicata. L’iniziativa nasce dalla convinzione che l’arte debba comunicare senza mediazioni. Per questo, la mostra rinuncia a curatele e didascalie, offrendo un’esperienza diretta in cui lo spettatore diventa parte attiva dell’interpretazione IIn 2025, Lauriola creates the Svanire project, exhibited at the La Vaccheria art space in Rome’s IX Municipality, which also sponsored the event. The traveling exhibition then makes stops at the Auditorium of San Pancrazio in Tarquinia, the SyArt Gallery in Sorrento, and the SUarte gallery in Rome. Svanire, inspired by the lightness and transience of flowers, invites a spontaneous encounter with the artworks, allowing them to communicate freely with visitors, who are encouraged to write down their impressions and emotions and leave them in a dedicated box. The initiative stems from the belief that art should communicate without mediation. For this reason, the exhibition forgoes curatorial guidance and captions, offering a direct experience in which the viewer becomes an active participant in the interpretation SVANIRE N 6 95 x125 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024 SVANIRE N 1 dittico, 2 tele 60 x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024

SVANIRE N 14 120 x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2025 SVANIRE N 20 100 x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2025

Parallelamente dal 2020 al 2025 Lauriola prosegue la sua ricerca sulla figura femminile e umana, esplorata attraverso un tratto leggero e colori che si fondono con la resina. Le sue figure, dai volti a tratti evanescenti, emergono in un flusso cromatico che ne svela l’essenza interiore. Le sue opere raccontano di corpi sinuosi che sfidano lo spazio bidimensionale, annullando il tempo e trasformando la tela in una dimensione sospesa. Non un sogno idilliaco, ma un luogo in cui spazio e tempo si dissolvono, lasciando le protagoniste libere di librarsi sulla superficie, in bilico tra presenza e assenza. Inafferrabile e universale, la donna di Lauriola non è solo un simbolo sociale, ma un filo che intreccia storie e culture diverse, rivelando un destino condiviso. L’artista ne esalta la centralità, sottraendola alla cronaca di violenza e dolore per restituirle il ruolo di musa, interprete di mondi profondi ed evocativ In parallel, form 2020 to 2025, Lauriola continues her exploration of the female and human figure, depicted through delicate lines and colors that blend with resin. Her figures, with faces that at times seem to dissolve, emerge from a chromatic flow that reveals their inner essence. Her works depict sinuous bodies that challenge the two-dimensional space, suspending time and transforming the canvas into an ethereal dimension. It is not an idyllic dream, but a realm where space and time dissolve, allowing the protagonists to float freely on the surface, balancing between presence and absence. Elusive and universal, Lauriola’s woman is not just a social symbol but a thread weaving together differentstoriesandcultures,revealingashareddestiny.Theartistrestoreshercentrality,liftingherfromthe chronicles of violence and sorrow to reclaim her role as a muse, an interpreter of deep and evocative worlds Vega, 23x33 cm acrilico, smalto e resina su carta ( coll. priv.) Gioia, 23x33 cm acrilico, smalto e resina su carta ( coll. priv.) Shira, 42 x 120 cm acrilico, smalto e resina su tela Attesa in verde, 60 x 100 cm acrilico, smalto e resina su tela

Sono Inel blu 80 x 120 cm, acrilico, smalto e resina su tela 2025 Sono In fiore 80 x 120 cm, acrilico, smalto e resina su tela 2025

Nel 2024, in occasione della Fiera d’Arte La Nuvola, Lauriola ha esposto con la galleria SyArt una serie di lavori che proseguono il concept di Atmosfere Sospese fondendole con la serie Dialogo con la natura. Le opere, caratterizzate da una cromia rarefatta, evocano un’atmosfera meditativa in cui la natura diventa protagonista assoluta. Foglie e paesaggi emergono sulla superficie pittorica in un equilibrio tra realtà e immaginazione, mentre la resina, combinata ai colori, crea strati materici che conferiscono profondità e movimento. Un linguaggio visivo che trasforma la materia in suggestione, invitando lo spettatore a immergersi in un mondo sospeso tra visibile e invisibile. Nel 2024, during Art Fair, Arte in Nuvola, Lauriola exhibited with SyArt Gallery a series of works that continue the Atmosfere Sospese concept while blending it with the Dialogue with Nature series. These pieces, characterized by rarefied chromatics, evoke a meditative atmosphere where nature becomes the absolute protagonist. Leaves and landscapes emerge on the painted surface in a balance between reality and imagination, while resin, combined with color, creates textural layers that add depth and movement. This visual language transforms matter into suggestion, inviting the viewer to immerse themselves in a world suspended between the visible and the invisible. Oltre l’orizzonte, trittico 180 x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024 (coll. priv.) Rapsodia in blu, 100 x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024

Il lago dei desideri, dittico 120 x160 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024 (coll. priv.) In blu n 1, 50 x50 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024 (coll. priv.) In blu n 2, 50 x50 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024 In blu n 3, 50 x50 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024 In blu n 4, 50 x50 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024

Nel corso della mostra Linea sottile, che si è svolta a Sorrento nel 2024, vediamo affiorare oltre a volti ravvicinati di un uomo e di una donna, anche quelli di madre e figlia o di due amiche. La vicinanza delle anime sensibili fa sì che il colore che le rappresenta si mescoli, a significare che le emozioni, nel momento in cui due anime entrano in contatto, non rimangono isolate, ma si fondono. Questo intreccio cromatico diventa simbolo di un legame profondo, capace di trasformare il singolo in parte di un tutto condiviso, dove i sentimenti si amplificano e si rigenerano in un dialogo silenzioso e universale. La materia liquida fluttua e con essa i corpi svuotati dalla pesante condizione materiale, a suggerire abbondanza e lievità, risveglio e torpore, unione e mai separazione During the Thin Line exhibition in Sorrento in 2024, alongside the close-up faces of a man and a woman, we also see those of a mother and daughter or two friends. The closeness of sensitive souls causes the colors representing them to blend, signifying that emotions, when two souls connect, do not remain isolated but merge. This chromatic interweaving becomes a symbol of a deep bond, capable of transforming individuals into part of a shared whole, where feelings amplify and regenerate in a silent and universal dialogue. The liquid medium flows, and with it, the bodies,freed from the weight of material existence, suggest abundance and lightness, awakening and torpor, unity and never separation Materia liquida n 1, 60 x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024 Materia liquida n 2, 60 x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela 2024 ( coll. priv.) Materia liquida n 5, 60 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela 2024 ( coll. priv.)

Materia liquida n 3, 60 x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024

Nel 2022, Lauriola ha realizzato una serie di opere ispirate alla lettura de Il codice dell’anima di James Hillman, che esplora il daimon, la vocazione profonda che guida ogni individuo. Attraverso la pittura, l’artista traduce visivamente queste immagini interiori, dando forma a entità immaterialicheinfluenzanopensierieazioni.Inun’epocachespessotrascural’invisibile,Lauriolacelebraunabellezza eterea, capace di rivelare dimensioni più profonde dell’esistenza. Le sue opere raccontano la forza nascosta checispinge,tracoincidenze,sincronicitàecambiamenti,aesplorarenuoviorizzontieariscoprirenoistessi. In 2022, Lauriola created a series of works inspired by The Soul’s Code by James Hillman, which explores the daimon, the deep vocation that guides every individual. Through painting, the artist visually translates these inner images, giving shape to immaterial entities that influence thoughts and actions. In an era that often overlooks the invisible, Lauriola celebrates an ethereal beauty capable of revealing deeper dimensions of existence. Her works narrate the hidden force that drives us—through coincidences, synchronicities, and transformations—to explore new horizons and rediscover ourselves La bellezza del nostro sè, 150 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2022 Guardando oltre, 150 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2022 (coll. priv.) I colori della belleza interiore 100 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2022

Nel 2023 nascono le opere della serie Dialogo con la Natura, sono state esposte nella splendida cornice dell’Aranciera di San Sisto a Roma, dell’Assessorato all’Ambiente, in cui è protagonista un dualismo tra astrattismo di base e figurativo di carattere simbolista in cui la presenza umana viene introdotta da oggetti legati alla sfera della quotidianità. Sedie, poltrone e interni annunciano donne e uomini senza renderli manifesti, invitandoci a fermarci, a chiudere gli occhi per entrare in sintonia con la Natura. In 2023, the works from the Dialogo con la Natura series come to life and have been exhibited in the stunning setting of the Aranciera di San Sisto in Rome, under the patronage of the Department of the Environment. The series is defined by a dualism between a foundation of abstraction and a figurative style with Symbolist influences, where the human presence is suggested rather than explicitly depicted through everyday objects. Chairs, armchairs, and interior settings hint at the presence of men and L’ Aranciera di San Sisto, Roma Sguardo Liquido, dittico 170 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela 2024 (coll. priv.) Fatti avvolgere, dittico 170 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024

Chiudi gli occhi, 120 x 120 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024 Monìmenti di luce, dittico 200 x 120 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024 Assenza presenza, 150 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024

Il progetto Prendiamo il sentiero paludoso per arrivare alle nuvole, del 2022 è parte della serie Atmosfere Sospese e si presenta come un viaggio attraverso paesaggi metafisici carichi di materia pittorica, spiritualità e sentimento. Esposti nel Museo di San Salvatore in Lauro questi lavori evocano orizzonti attraverso partizioni cromatiche ricche e stratificate, dalle quali emergono, come improvvisi flashback, figure umane che appaiono come visioni fugaci provenienti dalle remote lande dell’inconscio. Queste figure sembrano animate da un tratto memore dell’automatismo psichico, espressione di un pensiero libero dal controllo razionale. La ricerca si traduce in una tecnica pittorica che si sviluppa mediante la sovrapposizione di strati di colore, materia e resina, in dialogo costante con il segno. Ogni strato diventa un mantra, un processo meditativo che guida l’artista verso un’empatia profonda con una realtà desiderata, sognata, che si materializza sulla tela come un ponte tra l’interiorità e il mondo esterno. The 2022 project Let’s Take the Swampy Path to Reach the Clouds, is part of the Suspended Atmospheres series and unfolds as a journey through metaphysical landscapes rich in painterly substance, spirituality, and emotion. Exhibited at the San Salvatore in Lauro Museum, these works evoke horizons through rich, layered chromatic partitions, from which human figures emerge like sudden flashbacks—fleeting visions from the remote realms of the unconscious. These figures appear animated by a gesture reminiscent of psychic automatism, an expression of thought freed from rational control. The artistic research translates into a painting technique that develops through the superimposition of layers of color, material, and resin, in constant dialogue with the sign. Each layer becomes a mantra, a meditative process guiding the artist toward a deep empathy with a desired, dreamt-of reality, materializing on the canvas as a bridge between the inner self and the external world. Quello strano confine tra cielo e terra , dittico 170 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2022 (Coll. Priv.) La senti quella musica lontana? , dittico 170 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2022 (Coll. Priv.)

Great time for a walk , dittico 170 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2022 Passeggiata tra le nuvole, dittico 170 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2022

Nel 2021, Lauriola ha illustrato Il diario di Guido Levi - Una storia piena di paure, di ansie e di avvenimenti quasi gialli (1942-1946), in cui un bambino ebreo racconta la fuga con la sua famiglia dalle persecuzioni nazifasciste, dall’Italia alla Svizzera. Con grande sensibilità, le sue illustrazioni restituiscono il senso di precarietà e resilienza del racconto: tracce di colore che affiorano e svaniscono, simbolo di fragilità trasformata in forza. Il libro a forma di un leporello, è stato presentato in varie sedi, tra cui Capalbio Libri, il Sottodiciotto Film Festival, Spazio Giallo e l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo per la Giornata della Memoria 2024. In 2021, Lauriola illustrated The Diary of Guido Levi – A Story Full of Fears, Anxieties, and Almost Mystery Events) in which a Jewish child recounts his family’s escape from Nazi-Fascist persecution, from Italy to Switzerland. With great sensitivity, her illustrations convey the story’s sense of precariousness and resilience: traces of color that emerge and fade, symbols of fragility transformed into strength. The book, designed as a leporello, was presented at various venues, including Capalbio Libri, Sottodiciotto Film Festival, Spazio Giallo, and the Italian Cultural Institute in Tokyo for the 2024 International Holocaust Remembrance Day.

And so, we arrive at 2020 with the project Infinite Perimeter: an immateriallight, a vivid hope envelops the works. They exude a reclaimed sentiment, translated into suspended atmospheres that speak of conviviality, friendship, and passion. Thus, we see close-up faces of a man and a woman emerging, a prelude to a romantic evening, or female profiles captured in an aura of metaphysical harmony—a true breath of fresh air for the spirit. A glass of emerald-red wine embodies the anticipation of a possible emotional journey. Perimetro infinito n. 11 150 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela su tela, 2020 (coll. priv.) Perimetro infinito n. 10, 150 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela su tela, 2020 (coll. priv.) Perimetro infinito n. 8, 100 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2020 (coll. priv.) E arriviamo al 2020 con il progetto Perimetro Infinito: una luce immateriale, una speranza viva ammanta i lavori. Trasudano un sentimento riappropriato tradotto in atmosfere sospese le quali ci parlano di convivialità, amicizia e passione. Così vediamo affiorare volti vicini di un uomo e di una donna, antipasto di una serata romantica, oppure profili femminili immortalati in un’aurea di metafisica sintonia, vera brezza fresca per lo spirito. Un calice di vino rosso smeraldo incarna il preludio di un possibile trasporto emozionale.

Perimetro infinito n. 9, 100 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2020 (coll. priv.) Anime affini, 70 x 100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2023

Nel progetto del 2019, About Dreams, le figure, perlopiù giovani donne e bambine, emergono cariche di un nuovo simbolismo e di una potente energia segnica, come sospese in quel limbo tra il conscio e l’inconscio. Queste figure diventano il fulcro del nuovo ciclo di opere di Lauriola, in cui la figura femminile mantiene un ruolo centrale, instaurando un dialogo intimo con una versione più giovane di sé stessa. Paure, tensioni, ma anche leggerezza ed eleganza, prendono forma attraverso una tavolozza cromatica che varia tra tonalità rarefatte e rigogliose, sempre lontana dalla mimesi realistica. Il risultato è un equilibrio raffinato tra assenza e presenza, capace di evocare profondità emotive e oniriche. In About Dreams (2019), figures, primarily young women and girls, emerge infused with symbolism and a powerful gestural energy, as if suspended in the limbo between the conscious and the unconscious. These figures become the focal point of the artist’s new cycle of works, where the female presence remains central, engaging in an intimate dialogue with a younger version of herself. Fears and tensions, but also grace and elegance, take shape through a palette that shifts between rarefied and lush tones, always distant from strict realism. The result is a refined balance between absence and presence, capable of evoking profound emotional and dreamlike depths. About dreams 1, 100x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela ( coll. priv.) About dreams 3, 100x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela ( coll. priv.) About dreams 6, 100x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela ( coll. priv.) About dreams 8, 100x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela ( coll. priv.) About dreams 4, 100x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela ( coll. priv.) About dreams 10, 100x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela ( coll. priv.)

Con la mostra Women in Colors, ospitata nel 2018 dalla Domus Art Gallery di Atene, Lauriola ha celebrato la forza e l’essenza del mondo femminile attraverso il colore e la materia. Ispirandosi ai vivaci abiti tradizionali delle donne africane, ha dato vita a opere in cui resina e pigmenti si fondono con fluidità, creando un’esplosione cromatica carica di energia e significato. Figure trasparenti e leggere, ma al tempo stesso forti, simbolo della capacità femminile di adattarsi e superare i limiti imposti. Con questa serie, l’artista trasforma la materia in emozione, offrendo una riflessione sulla condizione femminile attraverso il linguaggio potente del colore e del movimento. With the exhibition Women in Colors, hosted in 2018 by the Domus Art Gallery in Athens, Lauriola celebrated the strength and essence of the female world through color and material. Drawing inspiration from the vibrant traditional garments of African women, she created works where resin and pigments blend fluidly, generating a chromatic explosion full of energy and meaning. Transparent and lightweight yet strong figures emerge, symbolizing the female ability to adapt and overcome imposed limitations. Through this series, the artist transforms matter into emotion, offering a reflection on the condition of women through the powerful language of color and movement. Water sisters in colors, 100x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela (coll. priv.) Ninfee, 100x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela (coll. priv.) Women in Colors, 100x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela (coll. priv.) Woman in Nature, 100x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela (coll. priv.) Women and colors, 100x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela

Inner colors, 100x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2024

Nel 2018 il progetto Josepha, Lauriola esplora una nuova tecnica attraverso l’uso della resina, in cui si intrecciano controllo e impulso creativo. Dedicato al mondo femminile, questo lavoro celebra la bellezza e la forza delle donne. Il tratto libero e la resina danno vita a corpi evanescenti e fluidi, figure femminili magnetiche e senza ali, non più racchiuse in plexiglass ma libere e potenti. Donne custodi del Tempo e dell’Amore, che si amano e si celebrano. Pennellate decise, colori sfumati e atmosfere surreali definiscono queste opere, trasportando l’osservatore in un universo di sogni, incertezze, desideri ed energie. Con un’attenta sensibilità verso stile e moda, le figure femminili emergono come simboli di carattere e vita, creando un ponte tra realtà e immaginazione. In Josepha (2018), Lauriola explores a new technique through the use of resin, balancing control and creative impulse. Dedicated to the feminine world, this project celebrates the beauty and strength of women. Free brushstrokes and fluid resin bring to life ethereal, magnetic female figures—no longer encased in plexiglass but liberated and powerful. Women as guardians of Time and Love, who embrace and celebrate themselves. Bold strokes, softened colors, and surreal atmospheres define these works, drawing the viewer into a universe of dreams, uncertainties, desires, and energies. With a keen sensitivity to style and fashion, these female figures emerge as symbols of character and vitality, bridging the realms of reality and imagination. Kaynda, 70x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela , 2018 (coll. priv.) Josoke, 65x80 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2018 (coll. priv.) Sakina, 80x120 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2018 (coll. priv.) Marvena, 80x120 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2018 (coll. priv.) Rusha, 70x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela , 2018 (coll. Ppiv.) Rose, 30x30 cm acrilico, smalto e resina su tela, 2018 (coll. Rose, 30x30 cm acrilico, smalto e resina su tela, 2018 (coll.

Nefertiti, 75x100 cm, acrilico, smalto e resina su tela, 2018 (coll. priv.)

I viandanti urbani, diventano quindi protagonisti ricorrenti del suo percorso, simboleggiando il pellegrinaggio senza meta, metafora dell’esistenza. Nei nuovi progetti, Aspirazioni urbane, del 2013 e Qui e ora del 2014, mentre in precedenza predominavano immagini monocromatiche e malinconiche, questa nuova visione è sospesa, contemplativa e colorata. In un’atmosfera surreale, la persona comune, immersa nel colore, perde l’anonimato. Sulle sue spalle crescono ali di farfalla, simbolo dei sogni e delle aspirazioni che l’accompagnano nel cammino, senza che se ne renda conto. Le esistenze di questi viandanti urbani, fugaci e sfuggenti, diventano straordinarie, rivelando una nuova, irrealmente reale visione del mondo. Urban wanderers become recurring protagonists in her work, embodying aimless pilgrimage as a metaphor for existence. In the subsequent projects Urban Aspirations, 2013 and Here and Now, 2014, while earlier works were predominantly monochromatic and melancholic, this new vision is suspended, contemplative, and enriched with color. In a surreal atmosphere, the ordinary individual, immersed in vibrant hues, sheds anonymity. Butterfly wings sprout from their shoulders, symbolizing dreams and aspirations that accompany them along their path—often unnoticed. These fleeting, elusive urban figures become extraordinary, unveiling a new, unreal yet deeply real perspective of the world. Qui e Ora, 50x50 cm, tecnica mista su tela e plexiglas, 2014 (coll. priv.) Pantheon acquatico 60x60 cm, tecnica mista su tela e plexiglas, 2014 (coll. priv.) vista laterale tela sotto e plexiglass sopra Naturalmente urbani 100x60 cm, tecnica mista su tela e plexiglas, 2014 (coll. priv.) Sfarfallando100x60 cm, tecnica mista su tela e plexiglas, 2014 (coll. priv.) Sogno giallo 70x70 cm, tecnica mista su tela e plexiglas, 2015 (coll. priv.)

The artist explores urban life, capturing men and women in motion toward unknown destinations, portrayed from the waist down in the project Urban Visions in Motion. Her painting technique, enriched with resin pours, creates a glossy, reflective surface—symbolizing the vibrancy of life’s colors. With a limited palette of white, black, and blue, the artist presents a poetic and dynamic vision of urban reality. This project led to an invitation to exhibit in 2010 at the Italian Cultural Institute in Damascus, Syria, and to participate in an international art symposium in Idlib. A video accompanies the project. Ll’artista esplora la vita urbana, catturando uomini e donne in cammino verso mete sconosciute, ritratti dalla vita in giù nel progetto Visioni urbane in fermento. La tecnica pittorica, arricchita da colate di resina, crea una patina lucida e riflettente, simbolo della brillantezza dei colori della vita. Con una tavolozza ridotta di bianco, nero e blu, l’artista offre una visione poetica e in fermento della realtà urbana. Con questo progetto è stata invitata ad esporre nel 2010 dall’Istituto italiano di Cultura Siriano a Damasco, in Siria, e ad un simposio internazionale d’arte ad Idlib. Un video accompagna il progetto. Walking 2, 100x100 cm, olio e resina su tela, 2010 (coll. priv.) Walking 11, 50x50 cm, olio e resina su tela , 2010 (coll.priv.) Viandante andante, 50x50 cm, olio e resina su tela (coll. priv.) Posa, 50x50 cm, olio e resina su tela (coll. priv.) Walking 14 50x50 cm, olio e resina su tela (coll. priv.) Walking 12, 50x50 cm, olio e resina su tela (coll. priv.)

Il suo amore per la città di Roma ritorna e con il progetto, Blowing in the wind, del 2009, si osservano affascinati tranci monumentali di Colosseo cristallizzati dietro la resina, il Pantheon catturato nella sua fuga prospettica e messo di fronte a chi osserva, il Foro della Roma Imperiale sospeso in una dimensione astorica, non metafisica e nemmeno onirica. Una Barcaccia che ha affrontato tanti e troppi mari. La tecnica è cambiata ora Lauriola utilizza olio su tela con uno strato di resina finale. Le immagini, protette da questa materia trasparente e lucida mai omogenea, copre la superficie lasciando emergere ciò che sta dietro, creando un muro invisibile protettivo. Her love for the city of Rome resurfaces in the 2009 project Blowing in the Wind, where monumental fragments of the Colosseum appear crystallized behind layers of resin, the Pantheon is captured in its vanishing perspective and placed directly before the viewer, and the ruins of Imperial Rome’s Forum seem suspended in an ahistorical dimension—neither metaphysical nor dreamlike. The Barcaccia fountain stands as a silent witness to countless tides. In this series, Lauriola introduced a new technique, using oil on canvas with a final resin layer. This glossy, transparent yet uneven coating shields the surface while allowing underlying details to emerge, creating an invisible protective barrier. Pantheoon, trittico, 150 x 50 cm, olio su tela e resina, 2009 (coll. priv.) Barcaccia, dittico, 100 x 50 cm, olio su tela e resina, 2009 (coll. priv.) Colosseum, trittico, 150 x 50 cm, olio su tela e resina, 2009 (coll. priv.)

Il progetto Extra-Urbane, ispirato al viaggio dell’artista in Burkina Faso nel 2007, trasferisce sulle opere appunti emozionali fatti di colori, sensazioni e della vibrante confusione di quei luoghi. Le protagoniste sono modelle africane fotografate durante una sfilata, scelte come simbolo del fascino e delle potenzialità dell’Africa. Talvolta si intravedono riferimenti a città occidentali, creando un legame iconografico tra due mondi. I colori vividi e le immagini nitide sembrano dissolversi, come vecchie fotografie sbiadite, lasciando solo ricordi sfumati che si mescolano al presente, evocando la fragilità della memoria. Anche per questo progetto ha realizzato un video. The project, Extra-Urbane, was inspired by her journey to Burkina Faso in 2007. This series translates emotional notes—colors, sensations, and the vibrant chaos of those places— into visual form. The protagonists are African models photographed during a fashion show, chosen as symbols of Africa’s beauty and potential. At times, glimpses of Western cities emerge, forging an iconographic connection between two worlds. The vivid colors and sharp images seem to dissolve, like faded old photographs, leaving behind only blurred memories that blend with the present, evoking the fragility of recollection. She also created a video for this project Extraurbane n 2, 60 X 60 cm, tecnica mista su tela e plexiglass, 2009 Extraurbane n 1 60 x 60 cm, tecnica mista su tela e plexiglass, 2009 Extraurbane n 1, dittico 2 tele 60 x120 cm tecnica mista su tela e plexiglass, 2007 Video arte Bambini e Extraurbane

Nel 2007 Lauriola sviluppa un progetto, D.I.O., Determina l’Illuminazione o l’Oscurità, ispirato al bisogno umano di immaginare ciò che esiste “Oltre”. Le sue opere evocano acque cristalline, squarci di vita quotidiana resi magici, cieli rarefatti animati da oggetti e figure irreali. Passanti sfocati e donne-angelo sembrano rappresentare anime che, altrove, osservano il dolore umano come un evento effimero nell’immensità dell’eterno. Ha realizzato anche un video finalista a Premio Celeste. In 2007 Lauriola developed the project D.I.O. Determine Illumination or Obcurity inspired by the human need to imagine what exists “Beyond.” Her works evoke crystalline waters, fragments of everyday life turned magical, and rarefied skies animated by surreal objects and figures. Blurred passersby and angelic women seem to represent souls that, from elsewhere, observe human suffering as a fleeting event within the vastness of eternity. She also created a video for this project, which became a finalist in the Premio Celeste competition. D.I.O. 2, 100 x 50 cm, tecnica mista su plexiglass, 2007 (collezione privata) D.I.O. 4, 100 x 50 cm, tecnica mista su plexiglass, 2007 (coll. priv.) D.I.O. 6, 100 x 50 cm, tecnica mista su plexiglass, 2007 (coll. priv.) D.I.O. 13, 100 x1 00 cm, tecnica mista su plexiglass, 2007 (coll. priv.) D.I.O. 7, 50 x 50 cm, tecnica mista su plexiglass, 2007 (coll. priv.) video arte D.I.O.

Nel 2006 Lauriola ha collaborato con la Caritas della Chiesa di Santa Cecilia a Roma per organizzare la mostra Ciò che hai è ciò di cui hai bisogno?, durante la quale le sue opere sono state messe all’asta per raccogliere fondi a favore dei più indigenti. In questa occasione, l’artista ha approfondito il tema dei falsi bisogni che spesso ci dominano, ponendoli in contrasto con la realtà di chi non ha nemmeno il necessario per sopravvivere. Cerca di sottolineare come oggi sembriamo agire quasi da automi, intrappolati in un mondo dove il possesso di oggetti legati a status symbol appare indispensabile per sentirci accettati e in armonia con noi stessi. Come gli artisti pop, Lauriola utilizza un linguaggio immediato per descrivere la società contemporanea, scegliendo simboli familiari della vita quotidiana. Tra questi, la bottiglia di Coca-Cola, icona del consumismo di massa, viene accostata all’antica fontanella capitolina, simbolo del bisogno primario della sete.. In 2006, Lauriola collaborated with Caritas at the Church of Santa Cecilia in Rome to organize the exhibition What You Have Is What You Need?, where her works were auctioned to raise funds for the underprivileged. On this occasion, she delved into the theme of false needs that often dominate our lives, contrasting them with the stark reality of those who lack even the essentials to survive. She highlighted how modern society often operates on autopilot, trapped in a system where the possession of status-symbol objects seems crucial for self-acceptance and harmony. Like pop artists, Lauriola used an immediate visual language to depict contemporary society, selecting familiar symbols from everyday life. Among these, the Coca-Cola bottle—an icon of mass consumerism— was juxtaposed with the ancient Roman water fountain, a symbol of the primary need for thirst Vuoi mettere un panino con la mortadella, 60 x 60 cm, tecnica mista su plexiglass, 2006 (coll priv.) L’importanza dichiamrsi acqua, 100 x 60 cm, tecnica mista su pelxiglass, 2006 (coll. priv.) No Logo 100 x 60 cm, tecnica mista su pvc, 2006 (coll. priv.) Lussuosamente pratica, 100 x 60 cm, tecnica mista su plexiglass , 2006 (coll. priv.) Africa 120 x1 20 cm, tecnica mista su pvc, 2006

Nel 2005 i lavori realizzati per le mostre Istanti e SPQR, quasi per placare quella sensazione d’impotenza, esprimono una reazione in positivo, fiduciosa, agli orrori del reale con una particolare prospettiva di un’utopia giudicata possibile: la bellezza, l’arte, possono far parte della nostra vita non solo marginalmente; possono ricostruire la realtà e liberarci da tanti orrori, interiori ed esteriori. Da qui nascono le vedute di una Roma “ideale”, con le sue piazze dalla bellezza mozzafiato, i suoi colori irrequieti e contrastanti. La tecnica cambia leggermente sono immagini prese da foto dell’artista rielaborate al computer e stampate su plexiglas o pvc espanso e ritoccate con la pittura. Le opere appoggiate al muro, sfruttano luce e ombre per creare un’illusione visiva che supera la bidimensionalità, evocando profondità e movimento. In 2005, her works for the exhibitions Istanti and SPQR expressed a hopeful reaction to the horrors of reality, seeking to counteract a sense of powerlessness. They reflected a utopian vision where beauty and art could be more than marginal elements of life—they could reconstruct reality and liberate us from inner and outer turmoil. This led to the creation of an “ideal” vision of Rome, with breathtaking squares and vibrant, contrasting colors. Her technique evolved slightly: she used her own photographs, digitally reworked and printed on plexiglass or expanded PVC, then refined them with paint. The artworks, leaning against walls, utilized light and shadow to create an illusion that surpassed two-dimensionality, evoking depth and movement. La Fontana, 100 x 6 0 cm, tecnica mista su plexiglass, 2005 (coll. priv.) Io e te 3metri sott’an treno, 60 x 60 cm, tecnica mista su plexiglass, 2005 (coll priv) La tela in plexiglass vista lateralRoma, 100 x 60 cm, tecnica mista su plexiglass, 2005 (coll. priv.) Sognando, 100 x 60 cm, tecnica mista su plexiglass, 2005 (coll. priv.) La Guerra, 120 x 50 cm, tecnica moista su plexiglass, 2005 (col. priv.) Afghanistan, 120 x 50 cm, tecnica moista su plexiglass, 2005 (col priv)

Nel 2004 ha esordito con un progetto, Cambialamore, nato dopo l’attacco alle Torri Gemelle e con la successiva guerra in Iraq e in Afghanistan utilizzando immagini prese da riviste e dal web per elaborare modelli di esperienze personali contrapposte al fiume di immagini offerte quotidianamente con una lettura che sottolineava l’indifferenza al dolore degli altri. La tecnica che ha utilizzato è quella digitale, le immagini sono state rielaborate al computer e stampate su un supporto industriale, pvc traforato, lungo 30 metri. Ha realizzato anche un video e un diario personale che ha sostituito il catalogo. Con questo progetto è stata invitata come ospite d’onore al festival internazionale, Killing Paradise, a Lodz in Polonia. In 2004, she debuted with the project Cambialamore, conceived in response to the 9/11 attacks and the subsequent wars in Iraq and Afghanistan. Using images from magazines and the web, she created visual models of personal experiences in contrast to the relentless flood of images presented daily, highlighting society’s indifference to the suffering of others. She employed digital techniques, reworking images on a computer and printing them on a 30-meter-long industrial perforated PVC surface. The project also included a video and a personal diary, which replaced the traditional exhibition catalog. With Cambialamore, she was invited as an honorary guest to the international festival Killing Paradise in Łódź, Poland. 2004, Cambialamore, galleria Salon Privé, Roma 2018, Cambialamore, Città dell’Altra Economia, video arte Cambialamore. 2006, Cambialamore, Festival , Lodz , Polonia 2 sezioni della striscia Cambialamore

MOSTRE PERSONALI /SOLO EXHIBITIONS 2025 Svanire, La Vaccheria di Roma Capitale (a cura di Carlo Ercoli); Svanire, Auditorium di San Pancrazio, Tarquinia (a cura di Hans Achtner); Svanire, SyArt Gallery, Sorrento (a cura di Rossella Savarese; Finalista Singulart International Women’s Day 2025 Award 2024 Linea sottile, Palazzo Marziale, Sorrento (a cura di Rossella Savarese); Sospesi nella Natura, galleria SpazioCima, Roma (a cura di Roberta Cima); Presentazione del Diario di Guido Levi in occasione della Giornata della Memoria, Istituto Italiano di cultura, Tokyo, Giappone (a cura di Manuela De Leonardis) 2023 Open studio, Roma; Il cielo in una stanza, Auditorium di San Pancrazio, Tarquinia (a cura di Hans Achtner); Chiudi gli occhi, Aranciera di San Sisto, Roma, galleria Artetika, Palermo (a cura di Federica do Stefano con testo critico di Carlo Ercoli) 2022 Greetings from Athens, residenza artistica alla Domus Art Gallery Atene, Grecia (a cura di Manuela De Leonardis); Prendiamo il sentiero paludoso per arrivare alle nuvole, Galleria Umberto Mastroianni nei Musei di San Salvatore in Lauro, Roma (a cura di Federica di Stefano con testi critici di Manuela De Leonardis e Carlo Ercoli); Prima di copertina e intervista rivista Arbiter di aprile 2022 2021 Vincitrice Primo Premio Arbiter Fata Verde 2021 nell’ambito del SyArt, Sorrento Festival Internazionale d’Arte, Villa Fiorentino; Amabie La Magica Profezia dello Yokai, Mo.C.A. studio gallery, Roma (a cura di Manuela De Leonardis); Realizzazione delle tavole illustrate per il progetto editoriale Guido Levi. Una storia piena di paure, di ansie e di storie quasi gialle 1942–1946 (a cura di Manuela De Leonardis) 2020 Perimetro Infinito, galleria SpazioCima, Roma (a cura di Carlo Ercoli); Honarable Mention del Circle Foundation for the Arts; Finalista Premio Lupa, Medina Art Gallery, Roma 2019 About Dreams, Mo.C.A. studio gallery, Roma (a cura di Carlo Ercoli); Residenza artistica, Ritratto a mano 5.0 2019, Ex Convento delle Clarisse (a cura di Giuliana Benassi) Caramanico Terme (Pescara) 2018 Sixtysteps, for Another Place, New Mental Landscape Art Project, ContestaRockHair, Roma (a cura di Carlo Ercoli); Iosepha, Galleria SpazioCima, Roma (a cura di Roberta Cima); Women InColors, Domus Art Gallery Atene, Grecia (a cura di Glenda Lorenzani) 2016 Dodici, sponsorizzata dalla sede di Roma di Banca Generali (a cura di Ada Egidio); Dreamland, Domus Art Gallery, Atene, Grecia (a cura di Glenda Lorenzani) 2015 Fuori dal mondo, Collezionando Gallery, Roma (a cura di Ada Egidio) 2014 Butterfly Effect, Domus Art Gallery, Atene, Grecia (a cura di Glenda Lorenzani); Qui e Ora, Collezionando Gallery, Roma (a cura di Ada Egidio) 2013 Aspirazioni Urbane, Studio Mo.Ca, Roma (a cura di Cinzia Bonamoneta) 2011 Viandante Urbano, Studio Mo.Ca, Roma (a cura di Cristina Del Ferraro) 2010 Urban Visions in Progress, Centro Culturale Arabo, Aburemmaneh, per l’Istituto Italiano in Siria Damasco, a (cura di Carlo Ercoli) 2009 Blowing in the wind, galleria Ercoli Arte Contemporanea, Roma (a cura di Carlo Ercoli); Sei gradi. Un Istante, Galleria 196, Roma (a cura di Manuela De Leonardis) 2008 ExtraUrbane, Galleria 196, Roma (a cura di Micol di Veroli) 2007 D.I.O., Artemisia Art Gallery, Montecarlo (Principato di Monaco), Il Frantoio, Capalbio (Grosseto) (a cura di Gianluca Marziani); Premio Celeste 2007, mostra come finalista, ISA Istituto Superiore Antincendi, Roma (a cura di Gianluca Marziani); Oltre, Abitart, Roma, calendario espositivo di Roma Design più, rassegna internazionale Promossa dall’Università “La Sapienza”, Roma (a cura di Micol di Veroli) 2006 Ciò che vuoi è ciò di cui hai bisogno? S.Cecilia in Trastevere, Roma (a cura di Cristina del Ferraro); Killing Paradise, International FotoFestival, Lodz , Polonia (a cura di Agnieszka Zakrzewicz) 2005 Istanti, Mo.Ca., Roma (a cura di Cristina del Ferraro) ; S.P.Q.R., Studio Mo.Ca, Roma (a cura di Giorgia Calò) 2004 Cambialamore, Salon Privé Arti Visive, Roma (a cura di Sergio Rispoli)

MOSTRE COLLETTIVE /GROUP EXHIBITIONS 2025 Progetto per la donazione di opere d’arte Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, Roma; Femminile Plurale SUarte gallery, Roma; Time spent loving, SyArt gallery, Sorrento, (a cura di Rossella Savarese); Glass Ceiling, La Vaccheria di Roma Capitale, (a cura di Laura Facchini) 2024 Fiera d’arte, Arte in Nuvola Roma, con SyArt Gallery 2023 Da Cajeta a Circe, con Ecce Domina Cajeta Art Action, Pinacoteca Comunale Antonio Sapone, Gaeta; Human_nature, International Meeting of Contemporary Art, Villa Fiorentino, Sorrento 2022 Ex-stasis, Art Days Napoli, Campania con SyArt gallery Sorrento; Roma Art week , Roma 2021 Art is Over, Art Days Napoli Campania con galleria SyArt Sorrento; Fiera d’arte, Arte in Nuvola Roma; SyArt Sorrento Festival internazionale, Sorrento, Villa Fiorentino 2020 Fiera d’arte contemporanea di Genova, Collezionando Gallery; Honarable Mention, Circle Foundation for the Arts ;Premio Lupa, Medina Art Gallery,Roma; Inserita nell’Atlante dell’Arte Contemporanea De Agostini 2019 Fiera d’arte Contemporanea Padova con galleria SpazioCima; Apolidi, Palazzo Merulana, Roma (a cura di Antonietta Campilongo); Domino/Domino Macro Museo d’arte Contemporanea, Roma (a cura di Antonietta Campilongo); Castel dell’Ovo, Napoli; Mostra d’arte contemporanea, Sperlonga 2018 Fiera d’arte contemporanea Cesena; Mercanteinfiera, Parma; Incontro: L’arte di collezionare, Galleria SpazioCima, Roma (a cura di Roberta Cima e Inside Art Magazine); Gold Affaire Galleria SpazioCima, Roma, con Yuriko Damiani (a cura di Roberta Cima); Festaccio, Città dell’altra Economia, Ex Mattatoio, Roma 2017 Bowie Blackstardust 2017, Galleria SpazioCima, Roma (a cura di Roberta Cima) 2016 All mad about Xmas, Galleria SpazioCima, Roma (a cura di Roberta Cima); Mai più, Galleria Spazio Cima, Roma (a cura di Roberta Cima); Mercanteinfiera, Parma 2015 Vincitrice della selezione Museo Pier Maria Rossi, Berceto, Parma,; A5, Domus Art Gallery, Atene, Grecia (a cura di Glenda Lorenzani) 2014 Mercanteinfiera primavera, Parma; The Great Illusion, Temple University, Roma (a cura di Manuela De Leonardis); Arte e Giappone: visioni al femminile, Kokeshi Rebel Festival, Roma 2013 Mercanteinfiera autunno, Parma; Rassegna di Arti Visive Contemporanee, Takeawatgallery, Roma e galleria Officina clandestina, Bruxelles, Belgio; I love, Galleria Borgese, Mentana, Roma, (a cura di Paola Valori); You, Laranarossa galleria, Latina, Roma, (a cura di Francesca Piovan) 2012 Percorsi d’identità, Camponeschi, Roma (a cura di Umberto Scrocca e Achille Bonito Oliva); Confronti senza frontiere, Accademia di Romania, Roma (a cura di Giorgio Palumbi) 2010 Winigri. Accendi il fuoco della conoscenza, galleria Ercoli Arte Contemporanea, Roma (a cura di Carlo Ercoli); Simposio d’arte, Museo Archeologico di MAA’RAT ALNOAMAN, Idlib, Siria (a cura del Ministero dei Beni Culturali siriani con esposizione finale al centro culturale di Idlib) 2009 Butterfly, galleria Ercoli Arte Contemporanea, Roma (a cura di Carlo Ercoli); Il Muro di Berlino, Galleria 196, Roma (a cura di Federica di Stefano); Black & White, galleria La Nuvola, Roma (a cura di Maurizio Calvesi); Primaverile 2009, galleria Hofficina d’Arte, Roma, Associazione Romana Gallerie d’Arte Moderna (A.R.G.A.M.) 2008 Dov’è andato il cielo. L’arte a sostegno di FITIL, galleria Sala 1, Roma (a cura di Manuela De Leonardis) 2007 Mario Matto & Collection 2000–2005, Galleria Studio.ra, Roma (a cura di Gabriele Perretta) 2006 Tous en Piste, Artemisia Art Gallery, Montecarlo (Principato di Monaco), Nizza, Francia; Il mio tempo oltre ogni tempo, Galleria World’s Artist, Imola e Artemisia Art Gallery, Montecarlo, Principato di Monaco; Cittàluogo-nonluogo,dipartimentodiFisicaLaSapienza,Roma(acuradiGuidoLaudani); Sagome547, Sala Conferenze della Farnesina, Roma, Organizzata da Ministero degli Esteri, Unicef (a cura di Domenico Giglio e Artists in the World); Tolleranza e Intolleranza, galleria Vagabonda, Varsavia e Lodz, Polonia 2005 La città in Corto, Festival di Videoarte all’Università La Sapienza, Roma; Eros and Food, Festival di Videoarte, Ferrara (a cura di ArtExpo); Sex and Food, Festival di Videoart in collaborazione con l’Ambasciata dei Paesi Bassi, Brindisi; Notturno in Rosa, Salon Privè Arti Visive, Roma; La Notte Bianca, Mo.Ca, Roma 2004 Destini Incrociati, Rassegna di videoart al Teatro il Vascello, Roma; Insulti e preghiere, Spazio Mario Matto, Vetralla, Viterbo; Dieci alle Dieci, Salon Privé Arti Visive, Roma

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