Catalogo Cambialamore

di farlo virare in una direzione piuttosto che in un’altra. Mi ricorda vagamente la rivoluzione industriale inglese, che sul momento sembrava fosse in grado di risolvere tutti i problemi relativi all’economia, ma intanto segnava l’inizio di un nuovo tipo di miseria. Il progresso è fantastico, è che da solo non può far molto. Nella mia storia personale l’Inghilterra coincide con la preparazione della tesi di laurea. All’università avevo preso Lingue e letterature straniere moderne e anche se in ritardo nel 1987 ero finalmente arrivata alla tesi di laurea ed avevo preventivato un periodo a Londra per raccogliere il materiale necessario al British Museum Library. Il progetto andava foraggiato, e con un gruppo di amiche accettammo un lavoro (!) come ‘go-go girls’ presso una discoteca di Rieti. Dovevamo andare una volta alla settimana in questo locale, vestite in body e calzamaglia stile frou-frou, e ballare in pista mescolate al pubblico per attirare gente. Il trucco per non essere abbordata o molestata era ballare ininterrottamente senza fermarsi per tutta la sera. Un sistema faticoso, ma garantito. Certo che quando arrivavamo sul posto e sul cartellone c’era “E stasera con noi le Go-go girls!”, era a dir poco imbarazzante. Ma eravamo diventate l’attrazione del locale, quando andavamo al bar o al ristorante ci guardavano come se fossimo delle star. Per fortuna due mesi furono sufficienti per raggranellare la somma per partire. Il soggiorno a Londra è stato memorabile. La mattina mi piazzavo in biblioteca, proprio quella dove Marx ha scritto il ‘Capitale’, e con una pila di libri antichi a destra, una a sinistra e in mezzo il mio bel quadernetto, mi accingevo a redigere la tesi – un tantino meno geniale del succitato, ma sicuramente altrettanto ispirata. Avrei potuto vivere così per sempre: di giorno in biblioteca e la sera al pub. 22

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