Catalogo Cambialamore

quelle regolette auree a monte di qualsiasi scelta etica, politica o religiosa, con le quali, nel dubbio, non ti puoi sbagliare. Scrive Arundhati Roy nel suo libro “Guida all’impero per la gente comune”: “I potenti sanno che la gente comune non sempre e non necessariamente è crudele o egoista. Se la gente comune valutasse costi e benefici ne scaturirebbe una presa di coscienza che potrebbe far sentire il suo peso. Per questo motivo, deve essere tenuta al riparo dalla realtà, tirata su in un’atmosfera controllata, in una realtà artificiale, come polli o animali da allevamento. Chi di noi è riuscito a scampare a questo destino e razzola liberamente nell’aia non crede più a tutto quello che legge sui giornali o vede alla tv. Accostiamo l’orecchio al terreno e cerchiamo di trovare altri modi per dare senso a ciò che ci circonda.” E’ uno dei libri che ho divorato la scorsa estate, mentre spalmata sul lettino, da sotto l’ombrellone, osservavo la mia prole correre finalmente scalza sulla sabbia (rovente) e buttarsi felice (ed urlante) nell’acqua. Fra i vari libri, è stato quello che mi ha scosso dallo stato di torpore ovattato che avvolge la maggior parte dei genitori in vacanza al mare con i figli (dev’essere il duplice effetto dello iodio: più i bimbi diventano iperattivi, più si sfaldano i genitori). E così come anni fa mi sono resa conto che quella esperienza americana che stavo vivendo era piacevolissima, ma era una farsa, scollegata dalla realtà, quest’estate ho improvvisamente realizzato che il mio piccolo universo, bellissimo, per il quale ho combattuto e di cui vado fiera ed orgogliosa, non poteva essere sufficiente. Ho sentito un dito puntato contro di me, ho provato una piccola fitta di vergogna. Bella l’isola felice, ma lì fuori sta succedendo di tutto. Ho ripreso a leggere di politica internazionale e a ritagliare le 19

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